Il bastione Garibaldi (già baluardo delle Monache) è situato al vertice nord-occidentale delle mura di Grosseto, vicino alla porta cosiddetta “Porta Nuova”. I lavori furono eseguiti nel 1577 sotto la direzione di Simone Genga. Per la sua costruzione e l'apertura del cantiere furono demolite la chiesa di San Benedetto e le pertinenze del convento della Santissima Annunziata, e per questo il bastione ricevette il nome di baluardo delle Monache.
Utilizzato per il pascolo tra i secoli XVII e XVIII e acquistato come gli altri bastioni dal facoltoso cittadino grossetano Gaspero Valeri nel 1783, fu completamente smilitarizzato e trasformato in parco pubblico dopo il 1833, come gli altri bastioni.
Nel 1930 vi fu trasferito il monumento a Giuseppe Garibaldi, opera di Tito Sarrocchi che dal 1884 si trovava sul baluardo di San Francesco, per consentire la trasformazione di quest'ultimo in "Parco della Rimembranza". Da allora il bastione ha ricevuto la denominazione di bastione Garibaldi.
Negli anni venti del XX secolo aveva iniziato a farsi strada l'idea di costruire uno spazio di aggregazione e svago su questo bastione, e il geometra Sergio Manescalchi presentò un progetto di cinema all'aperto e pista di pattinaggio. Tale proposta non ebbe esito, tuttavia il progetto venne recuperato e modificato e agli inizi degli anni trenta fu edificata al centro del bastione la struttura dell'Eden Bar, con sala da ballo. Nel 1940 il Partito Nazionale Fascista ne ordinò l'ampliamento, affidato all'ingegnere Ernesto Ganelli, e lo dette in gestione all'Opera Nazionale Dopolavoro, mentre nel dopoguerra l'edificio subì nuove sostanziali modifiche. Sul retro della Sala Eden si conserva un'originale cabina telefonica realizzata nel 1933.
La cancellata in ferro venne eliminata durante la seconda guerra mondiale per necessità di metallo da fondere a fini bellici.
Il percorso delle mura si interrompe proprio qui, perché la porta che prima chiudeva questo lato della cinta muraria (chiamata Porta Nuova) è stata abbattuta. Perciò qui la passeggiata pedonale lungo le mura scende, per attraversare a livello della strada corso Carducci e risalire presso il vicino bastione Rimembranza.