Cambia la guerra. Cambiano le fortificazioni.
Le esigenze delle guerre, davvero molto frequenti nell’Italia e nell’Europa del Cinquecento, e le nuove armi a disposizione cambiarono inevitabilmente l’aspetto delle vecchie fortificazioni, delle città e ingenerale del paesaggio. Le vecchie mura medievali, fortificate solo da torrioni a pianta quadrata, non potevano difendere le città contro le armi da fuoco a disposizione degli eserciti.
Già dalla seconda metà del Quattrocento alcuni architetti e ingegneri militari, il più celebre è forse Francesco di Giorgio Marini che dedicò molte pagine di un trattato proprio all’architettura militare, iniziarono a pensare a nuove forme per le difese delle città. I progetti vedevano tutti l’utilizzo di piante geometriche che permettevano di offrire agli attacchi del nemico meno superfici piane possibili.
Al posto delle torri medievali fecero la loro comparsa i bastioni, tozzi e possenti, a pianta circolare o poligonale, che divennero l’elemento più caratteristico e funzionale delle nuove fortificazioni. Le mura divennero compatte e scarpate, disposte il più possibile in obliquo per evitare di offrire facile bersaglio al nemico.
Il Granduca Cosimo I si impegnò a migliorare le difese del proprio stato e sono molte le fortezze a pianta geometrica e con bastioni costruite nelle terre del Granducato. Non solo fortezze ma anche le città divennero delle fortezze, così che il paesaggio cinquecentesco (e che ancora oggi vediamo) fu costellato da queste nuove forme di difesa.
A partire dal 1543, dopo avere riscattato le ultime fortezze ancora in mano all'imperatore, Cosimo I, secondo un disegno sistematico avviò una straordinaria attività di edilizia militare. Lo Stato toscano infatti si trovava in condizioni particolari: era continuamente esposto ai passaggi di truppe che si spostavano da nord a sud e costantemente minacciato dal banditismo e dagli oppositori fuoriusciti fiorentini. Per questo motivo Cosimo rivolse i suoi sforzi per dotare il territorio di infrastrutture militari possenti e moderne.