Giovanni Fattori non ha bisogno di grandi presentazioni: è uno dei maggiori pittori italiani, tra i massimi esponenti del movimento artistico dei Macchiaioli.
Giovanni Fattori nasce a Livorno nel 1825: avviato ad una carriera artistica, da qui si sposta per studiare all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove si forma e lavora come insegnante.
Fattori vive a pieno la stagione del Risorgimento e del Romanticismo, assiste senza amarlo all'affermazione dell'Impressionismo (e detestando Camillo Pissarro) ma soprattutto si afferma come uno dei più grandi pittori italiani contribuendo in modo essenziale alla nascita della corrente dei Macchiaioli.
Il gruppo dei Macchiaioli nasce tra gli artisti che si ritrovano al Caffè Michelangelo, dove i suoi esponenti si radunavano per parlare di temi artistici e politici.
Ma fu dopo il ritorno a Livorno, dopo il 1867, che Fattori si dedicò a perfezionare la tecnica della "Macchia" nei suoi amati paesaggi della Maremma toscana, prima a Castiglioncello e poi nelle campagne della Maremma grossetana.
Degno di nota è infatti il suo profondo legame con questa terra, soggetto di alcune delle sue opere più iconiche e celebri.
Nel 1882 soggiorna presso il principe Tommaso Corsini nella tenuta della Marsiliana, nella Maremma grossetana. In quell'occasione l'artista, impressionato dalla natura aspra e selvaggia e dai volti dei butteri segnati dal duro lavoro nei campi, trae spunto per alcuni quadri tra i più celebri:
La marcatura dei puledri, Il salto delle pecore, Il riposo.