Il santuario della Madonna delle Grazie, meglio conosciuto come santuario di Montenero, si trova sul colle del Monte Nero a sud di Livorno: il punto è particolarmente suggestivo perché i visitatori possono da qui ammirare lo splendido panorama della città, del mare e del porto.
Il Santuario è uno dei luoghi di culto più famosi della Toscana. Le sue origini vengono fatte risalire al 15 maggio 1345, festa di Pentecoste: secondo la tradizione, un povero pastore trovò l'immagine miracolosa della Vergine Maria e seguendo un'intuizione interiore la portò sul colle di Montenero, luogo già conosciuto come rifugio di briganti e per questo considerato pericoloso, tanto da essere chiamato il "monte del diavolo".
Al di là delle leggende che circondano la scoperta dell’immagine della Madonna - attribuita a Iacopo di Michele, noto come Gera - sembra che l'icona sia apparsa su Montenero in seguito alla rinascita di un fervido sentimento religioso, intorno al 1341.
Sembra che in realtà proprio in questo periodo gli abitanti del piccolo villaggio di pescatori chiamato Livorno avessero promosso un culto di immagini sacre che trovò l’opposizione dell’autorità ecclesiastica: questa potrebbe essere l’origine dell’immagine sacra, nascosta e poi ritrovata in modo in modo rocambolesco dal pastore della leggenda, che si occupò di affidarla forse a qualche santo eremita rifugiato sulla sommità del Monte.
La fama dell'immagine miracolosa si diffuse rapidamente grazie alle numerose grazie ad essa attribuite, ed il Santuario divenne meta di pellegrinaggio. Con i pellegrini aumentarono le offerte fatte al piccolo oratorio che ospitava la Madonna. Nel 1380 iniziarono i lavori per l'ampliamento della Cappella e degli spazi per accogliere i pellegrini.
Nel 1700 il Santuario fu nuovamente ampliato e a questo periodo risalgono alcuni miracoli attribuiti alla Madonna di Montenero, tra i quali il più celebre fu quello del 1742, quando la città fu sconvolta da un violento terremoto e ancora una volta soccorsa dalla sua protettrice e dalla sua immagine, che fu trasportata in città e posta davanti alla Collegiata.
A Livorno quel miracolo non fu mai dimenticato tanto che ogni anno si rinnova il voto che i livornesi fecero alla Madonna "...di digiunare in perpetuo il 27 gennaio, di non fa balli, né maschere, di assistere nella Collegiata stessa all'annua funzione di ringraziamento...''.
Nel 1792 il Santuario fu affidato ai Monaci benedettini Vallombrosani che ne sono attualmente i custodi.
Il 15 maggio 1947 la Madonna di Montenero è stata dichiarate "Mater Etruriae" (Patrona della Toscana) da papa Pio XII.
Il santuario è costituito da diversi corpi disposti attorno ad una piazza rettangolare a cui si accede attraverso una scalinata. L'edificio principale è il corpo della chiesa, preceduto da un porticato e affiancato da un campanile. Non distante dal portico è situato un bassorilievo di Antonio Vinciguerra raffigurante papa Giovanni Paolo II; l'opera ricorda la visita che il pontefice fece al santuario e alla città nel 1982.
La chiesa vera e propria è preceduta da un atrio ovale. Da qui tre ingressi conducono alla navata della chiesa barocca, coperta da un soffitto ligneo.
L’interno della chiesa è a croce latina con transetto a cupola. La volta dell’arco è ornata da stucchi e affreschi raffiguranti la vita e i miracoli della Madonna, di Filippo Maria Galletti.
Presso l'altare maggiore si innalza uno splendido tabernacolo, opera di Giovanni Baratta e del nipote Giovanni Antonio Cybei (1752), che racchiude l'immagine sacra della Madonna di Montenero .
L'immagine della Vergine, attribuita alla scuola pisana ed in particolare a Iacopo di Michele detto Gera, è dipinta su tela sovrapposta a tavola.
La Vergine con la veste rossa ed il manto blu, è seduta su un guanciale e intorno al capo si legge la scritta "Ave Maria Mater Christi". Il volto è inclinato verso il bambino che le siede in grembo aggrappato con le manine alla veste materna, mentre tiene un filo che lega delicatamente l'uccellino sul braccio di Maria, quasi ad indicare che la fede è come un filo che trae la salvezza da Cristo cui ci tiene uniti la devozione della Madonna.
Fonti: https://www.santuariomontenero.org/