La sala del Consiglio
La Sala del Consiglio, al netto dei lavori di restauro ultimati nel 2018, ha mantenuto intatto il suo impianto storico, realizzato a seguito dei lavori di ristrutturazione deliberati nel 1934, quando il nuovo ordinamento dei Consigli Provinciali dell’Economia Corporativa richiese la possibilità di adunanze più numerose, che il vecchio locale non riusciva a contenere:
“Premesso che la recente disposizione riguardante il nuovo ordinamento dei Consigli Provinciali dell’Economia
Corporativa richiede la possibilità di adunanze numerose nelle quali, nel caso speciale della nostra Provincia,
possano intervenire circa 70 consiglieri e considerato che la vecchia sala non offre la possibilità di contenere un
tal numero di consiglieri a causa della disposizione e deficienza del mobiliare….[] la Presidenza si propone di
riadattare il locale posto al piano nobile e già costruito allo scopo […] L’apparenza del salone risulterà più
adatta per le adunanze numerose, senza togliere le caratteristiche dell’attuale decorazione.”.
(Tratto dall'Adunanza della Presidenza del 23.04.1934)
Al suo interno, sotto i soffitti a cassettoni in noce massello, sono ospitate due opere di grande rilevanza storico-artistica: l’ Offerta di Plinio Nomellini (1934) (3) ed il Porticciolo di Piazza Grande (1663-1676 circa), di autore sconosciuto ma prossimo a Pietro Ciafferi. (4, approfondimento a parte) .
La Sala ha un accesso diretto alla Stanza del Presidente e alla Sala storica della Giunta.