Il Museo della Città-Luogo Pio Arte Contemporanea, inaugurato nel 2018, mostra nell'ex chiesa barocca del Luogo Pio e negli spazi attigui, una ricca sezione dedicata all’arte contemporanea, con alcune fra le opere più significative delle Collezioni civiche di Livorno. Il Grande Rettile di Pino Pascali, La corsa di Alma di Emilio Isgrò e le opere di artisti fondamentali della seconda parte del Novecento italiano, fra cui Gianfranco Baruchello, Mario Castellani, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Mario Nigro, Tancredi Parmeggiani, Mario Schifano, Mino Trafeli, Giuseppe Uncini...
Se infatti la città di Livorno si è imposta nella storia dell’arte con Giovanni Fattori, caposcuola del Macchiaioli, a cui è dedicato un Museo a Villa Mimbelli, l’attenzione per il contemporaneo affiorò nel secondo dopoguerra, dopo le distruzioni dei bombardamenti, quando Livorno prese a riorganizzare le proprie istituzioni culturali. Si pensò di aprire un nuovo museo d’arte contemporanea e numerosi acquisti furono compiuti sia in occasione delle mostre della Casa della Cultura (dal 1951), sia nelle otto edizioni del Premio Modigliani (tra il 1955 e il 1967). Il progetto di una nuova istituzione si concretizzò soltanto nel 1974, con il Museo Progressivo d’Arte Contemporanea, grazie anche all’intervento di un prestigioso comitato scientifico che acquisì a un prezzo simbolico le opere di molti artisti attivi sulla scena italiana e per alcuni anni furono ordinate mostre tematiche, conferenze e altre iniziative volte a registrare l’avanzare della ricerca artistica.
La chiusura del Museo Progressivo, nel 1989, segnò una brusca battuta d’arresto nella direzione dell'aggiornamento visivo.
Oggi, all'interno dei nuovi spazi nel Luogo Pio, la civica raccolta d’arte contemporanea torna a mostrarsi in un percorso che vuole essere un rinnovato punto di partenza. In questa logica, nel 2019 una serie di inaugurazioni in progress che ha arricchito il percorso espositivo con opere site-specific in dialogo con la collezione permanente.