olio su tavola, cm 46x60,5
Firma e data firmato in basso a destra: Picchi: datato sul retro 1960
scritta recante i seguenti dati: N. 4 £. 25.000 / A. Picchi / Falciatori; etichetta recante i seguenti dati: Prof. A. Picchi Anchise / Studio e esposizione via Fiume 65 / Falciatori 1960 / misure 60x46
Ascrivibile al periodo livornese, all’epoca in cui Anchise Picchi si trasferisce dapprima in via Fiume e quindi in Piazza Cavour, l’opera dal titolo Falciatori, resta esemplificativa della cosiddetta “seconda maniera” dell’artista, ovvero quella fase stilistica più strettamente congiunta alla riflessione divisionista, secondo quanto esemplificato nelle Note di estetica (1960-1970): “Indiscutibilmente ora per me la tecnica più conveniente e sicura è questa, cioè una specie di divisionismo o anche puntinismo: così puoi aggiustare, correggere, aggiungere, completare, accennare, sottintendere e raggiungere con la massima sicurezza tutti gli effetti voluti”.
Lo stesso Luigi Servolini, biografo e postillatore dell’artista, non mancherà di lodare questa sua seconda maniera, testimonianza della volontà di accedere a un linguaggio non più meramente naturalistico, ma di valenza sicuramente evocativa, funzionale cioè alla trascrizione simbolica dell’epica agreste.