Per approfondire e conoscere meglio la storia di Roselle e Vetulonia non può mancare una tappa al MAAM, Museo Archeologico e d'Arte della Maremma, situato nel centro storico della città di Grosseto, dove il visitatore può intraprendere un viaggio tra oggetti e luoghi della Maremma antica.
Il piano terra del museo è dedicato completamente a Roselle, documentata in ogni fase della sua lunga vita (periodo etrusco, romano e medievale). E' possibile ammirare: dalle necropoli di età arcaica, le stele di guerrieri (metà VI secolo a.C.), dal foro romano, due importanti complessi statuari, uno legato al culto imperiale (metà I secolo d.C.) e l'altro invece a una importante famiglia locale, quella dei Bassi (fine I-inizi II secolo d.C.), infine dallo scavo della prima chiesa paleocristiana, costruita sulle rovine delle terme di età adrianea, alcune decorazioni architettoniche di età carolingia.
Le ultime fasi della vita di Roselle sono caratterizzate da una forte contrazione dell'abitato, dovuta in gran parte alla decisione di Innocenzo II di traslare, nel 1138, la cattedra vescovile nella vicina Grosseto. Tale evento portò sempre più verso l'abbandono di questo luogo e una crescita sempre più esponenziale della nuova “civitas”, è infatti grazie a questo spostamento che Grosseto conquista definitivamente l'appellativo di città.
Il primo piano raccoglie invece le testimonianze archeologiche della Maremma. Sono qui esposti il cratere euboico da Pescia Romana, attribuito al famoso Pittore di Cesnola (730-710 a.C.), meravigliosi corredi etruschi orientalizzanti provenienti da Vetulonia e Marsiliana, l'uomo di Macchiabuia, ricostruzione di un inumato etrusco, ed anfore e ancore che documentano i traffici etruschi di età arcaica. La narrazione continua evidenziando, attraverso oggetti e iscrizioni, quei cambiamenti e quelle innovazioni che arrivano nel III secolo a.C. , momento in cui i Romani occupano città quali Roselle, Tarquinia e Vulci.
Interessante e suggestiva è la sala con la ricostruzione del relitto africano di Giglio Porto (III secolo d.C.) con il suo carico di anfore, ma non solo, altrettanto godibile è l'ultima parte del percorso dove è possibile ammirare l'allestimento di un Antiquarium ottocentesco dedicato alle collezioni.
per info: https://maam.comune.grosseto.it/