A 13 anni il giovane Modigliani celebra il suo Bar Mizvah proprio nell’antica Sinagoga di Livorno, come scrive di suo pugno nel diario di sua madre Eugeniè Garsin. La cerimonia è l’ingresso del ragazzo nell’età adulta e nella comunità ebraica livornese, un milieu culturale che sicuramente influenzò profondamente il suo percorso artistico.
La sinagoga vecchia di Livorno, oggi scomparsa, sorgeva non lontano da piazza Grande, all'interno della città pentagonale del Buontalenti (oggi piazza Benamozegh), nel cuore della città delle “Nazioni”.
Grazie alle leggi livornine, la comunità ebraica non fu mai confinata in un ghetto, ed ebbe la propria sinagoga e i propri cimiteri vivendo in assoluta armonia con le altre “Nazioni” residenti a Livorno e con i “Toscani”.
Non stupisce in alcun modo che la sinagoga di Livorno, costruita nel 1660, sia stata ritenuta la più bella d'Europa e la seconda, per dimensioni, dopo quella di Amsterdam.
Devastata dai bombardamenti aerei durante la Seconda guerra mondiale, fu definitivamente demolita per far posto alla nuova sinagoga, inaugurata nel 1962.