ePrivacy and GPDR Cookie Consent by TermsFeed Generator
Località

Roselle

L'eterna rivale di Vetulonia

La storia di Roselle risale al periodo villanoviano. Nel corso dei secoli Roselle divenne un'antica città-stato amministrata da un re, un’altra locumonia, dell'Etruria centrale. Durante la sua crescita, lo scontro con la vicina Vetulonia è inevitabile, e si conclude con la supremazia di Roselle. Il periodo di fondazione si fa risalire al VII secolo a.C.. La città governa un grande territorio che andava dal mare al Monte Amiata, combatté nella guerra contro Tarquinio Prisco insieme agli altri popoli latini, finendo poi conquistata dai romani nel 294 a.C. e diventando municipio romano. Nel 205 a.C. contribuì alla fornitura di grano e legna per la flotta di Scipione l'Africano durante la seconda guerra punica. Sotto l'impero divenne colonia e conobbe un periodo di grande splendore con la costruzione del foro, della basilica, anfiteatro e terme. Nel IV secolo fu eretta a sede vescovile.

La decadenza di Rusellae iniziò nel VI secolo, invasa dalle popolazioni barbare e flagellata dalla malaria che da quel momento avrebbe reso la Maremma una terra povera e poco abitata. Nel 935 la città venne attaccata e distrutta dai Saraceni e mai più ricostruita. Pur continuando ad essere sede vescovile, Roselle risultava pressoché disabitata, mentre a valle lungo il fiume Ombrone andava a formarsi la comunità di Grossetum che cresceva sempre più di numero. Papa Innocenzo II, che aveva trascorso del tempo in Maremma tra il 1133 e il 1137, decise di trasferire a Grosseto la sede vescovile, dando alla comunità il titolo di civitas. Il 9 aprile 1138, con la bolla Sacrosancta Romana Ecclesia, papa Innocenzo II decretò la nascita della diocesi di Grosseto e di conseguenza il declino totale di Roselle.

La città antica di Roselle sorgeva su un’altura di forma ellittica comprendente due rilievi separati da una valle mediana, cuore della vita politica e religiosa della comunità in tutte le epoche. Anche se sono attestate tracce di frequentazione durante la Preistoria e la Protostoria, Roselle venne urbanizzata dagli Etruschi nel VII secolo a.C. La scelta di quest’area per un insediamento organizzato non fu casuale. Infatti, la posizione elevata consentiva la naturale possibilità di difesa del luogo e il controllo dell’attuale pianura di Grosseto, in antico occupata dal Lago Prile, un’ampia laguna comunicante con il mare. La città etrusca fu conquistata dai Romani nel 294 a.C., ad opera del console Lucio Postumio Megello. Lo storico Tito Livio ( X, 37, 3) così ricorda la conquista: l’esercito fu trasferito nel territorio di Roselle e qui non solo furono devastate le campagne, ma fu anche espugnata la città; più di duemila uomini furono fatti prigionieri, un po’ meno furono uccisi intorno alle mura. Nel I sec. d.C., a circa tre secoli dalla conquista romana, Roselle fu interessata da un'intensa attività edilizia e monumentale, determinata dalla protezione augustea e dalla munificenza di potenti famiglie locali. Nella tarda età imperiale fu soggetta alla decadenza che interessò le città romane e nel Medioevo, pur essendo sede vescovile, si ridusse ad un centro modesto, con un’estensione ridotta rispetto a quella occupata dalla città romana, della quale furono spesso riutilizzate le strutture. Nel 1138 una bolla di Papa Innocenzo II decretò il trasferimento della diocesi nel vicino centro di Grosseto. Da questo momento Roselle fu soggetta ad un progressivo abbandono e si ridusse ad …una solitudine selvaggia di pietre e di cespugli spinosi - tana della volpe e del cinghiale, del serpe e della lucertola - visitata solo dal mandriano e dal pastore...., come la descrive George Dennis, diplomatico ed erudito inglese del XIX secolo, in occasione di una sua visita in Maremma alla ricerca di antichità etrusche. La Soprintendenza Archeologia della Toscana, dagli anni Sessanta del secolo scorso ad oggi, ha condotto ininterrottamente a Roselle la ricerca e gli interventi di restauro e di valorizzazione. 

Cosa vedere:
1. NECROPOLI ETRUSCA DEL SERPAIO (VI sec. a.C. con riutilizzo successivo) Le tombe sono costituite da piccoli ipogei con camera a pianta quadrangolare, corridoio d’ingresso, copertura a lastre in aggetto e tumulo sovrastante. Si distingue una tomba di grandi dimensioni con tamburo circoscrivente un tumulo con un cassone rettangolare che costituisce la camera sepolcrale.
2. TERME Dl ARZYGIO (IV sec. d.C.) Edificio utilizzato come terme pubbliche. Un’iscrizione ne testimonia l’inaugurazione da parte di Betitio Perpetuo Arzygio, governatore della Tuscia e dell’Umbria tra il 366 e 370 d.C.
3. DECUMANO MASSIMO (I sec. d.C.) Rappresenta uno degli assi viari principali della città, quello con direzione Est-Ovest. Inizia da una delle porte che si aprono sulla cinta muraria e permette di raggiungere il Foro. Lungo il suo tracciato si allineavano edifici, come si desume dalle soglie che ne individuano l’ingresso, vasche e fontane.
4. TERME ADRIANEE (120 d.C.) Furono costruite durante il regno dell’imperatore Adriano. Realizzate con una forma ad L, sono caratterizzate dalla presenza di una piscina ( natatio) 5. CHIESA (VI-inizi IX sec. d.C.) In età alto-medievale una chiesa venne impostata sopra i resti delle terme adrianee, riutilizzando le strutture preesistenti. All’esterno si estendeva un cimitero strutturato a terrazze.
6. BOTTEGHE (I sec. d.C.) Alcuni ambienti, che si affacciano direttamente sul decumano, erano utilizzati come botteghe (tabernae); in alcuni casi si conservano i ripiani rettangolari dove venivano deposte le merci.
7. EDIFICI ETRUSCHI NELL’AREA DEL FORO (VII-VI sec. a.C.) Sotto il lastricato del foro, realizzato in età romana, si distinguono le costruzioni etrusche più antiche: il cosiddetto “edificio con recinto” costituito da un unico vano con due recinti – forse un luogo di culto - e la costruzione, denominata “edificio a due vani”, con due stanze rettangolari, anch’essa adibita a funzione pubblica.
8. FORO (I sec. a.C.) Rappresentava la piazza principale della città romana, il centro politico, religioso e commerciale della comunità. Attorno alla piazza si affacciavano edifici pubblici e templi in onore delle divinità e degli imperatori.
9. CARDO MAXIMUS (I sec. a.C.) Il lato orientale del Foro era delimitato da una strada basolata, il cardo maximus, che costituiva uno degli assi viari principali della città, quello con direzione Nord-Sud. Sul suo tracciato sono evidenti i solchi dovuti all’azione delle ruote dei carri.
10. BASILICA (I sec. a.C.) Rappresentava uno dei fulcri della vita pubblica di età romana. Di forma rettangolare, aveva un colonnato interno di cui oggi si conserva soltanto il basamento di una colonna. Un basamento sopraelevato (tribunal) accoglieva i magistrati per l’amministrazione della giustizia.
11. LATO SETTENTRIONALE DEL FORO (I sec. d.C.)  In quest’area, al di là di un doppio portico, sorgono  alcuni edifici, tra cui la Curia - destinata a luogo di pubbliche riunioni - e la Basilica dei Bassi -  con funzione celebrativa di questo potente clan locale -, da dove proviene un ciclo statuario rappresentante i personaggi della famiglia, identificati mediante iscrizione. Nello spazio antistante è visibile un tempio etrusco di cui oggi rimangono resti del podio.
12. LATO MERIDIONALE DEL FORO (I sec. d.C.)  Dalla piazza si accede alla sede dei Flamines Augustales, sacerdoti addetti al culto imperiale. L’edificio ospitava  un ciclo statuario dedicato alla famiglia imperiale giulio claudia. A fianco è il podio di un piccolo tempio dedicato al divo Augusto.
13. DOMUS DEI MOSAICI (I sec. d.C.). Costituisce un esempio di abitazione romana del tipo ad atrio , con cortile  centrale e bacino per la raccolta dell’acqua. Nella parte meridionale erano situate le terme. A ovest si affacciava sulla vallata un cortile colonnato (peristilio) con grande piscina. Gli ambienti erano arricchiti da pavimenti a mosaico o in marmi policromi.
14. CISTERNA (età imperiale romana). Utilizzata per la raccolta dell’acqua, è rivestita da malta idraulica per impermeabilizzare le pareti.  
15. COLLINA MERIDIONALE (III-II sec. a.C.)  In età arcaica nella collina sud aveva sede un quartiere a vocazione artigianale. Sono ancora visibili alcuni forni per la cottura della ceramica. In età romana la collina era occupata da abitazioni regolarmente distribuite lungo una strada acciottolata.
16. ANFITEATRO  (I sec. d.C.)  Presenta la caratteristica forma ellittica, che contraddistingue questo tipo di edifici, ed è dotato di quattro accessi, due scoperti e due coperti. L’arena centrale  era delimitata da file di gradinate per gli spettatori. 
17. CASA ELLENISTICA (III-II sec. a.C.)  In corrispondenza di uno degli ingressi dell’anfiteatro si conservano i resti di un’abitazione con cortile centrale (atrio) intorno a cui si articolano gli altri ambienti.
18. CASA DELL’IMPLUVIUM (VI sec. a.C.) L’edificio etrusco presenta una planimetria di forma quadrangolare, con al centro  una corte con vasca per la raccolta dell’acqua piovana.
19. CINTA MURARIA (VI sec. a.C.)  Recinge le pendici delle due colline per una lunghezza di m. 3180. Il paramento esterno è realizzato con blocchi lapidei di grandi dimensioni, uniti a secco, cavati immediatamente all’interno della città. Lungo il circuito si aprivano una serie di porte, da cui passavano le principali strade. 

 

(fonti: www.museidimaremma.it; Wikipedia)

Mappa

Grosseto
Strada Dei Ruderi
Grosseto

Esplora l'itinerario

  • In the cities of the Etruscans
    History
  • Isle of Elba
    Località
    • Portoferraio Archaeological Museum
      Museo
    • Rio Marina Mining Park
      Museo
  • Populonia
    Località
    • The Archaeological Park of Baratti and Populonia
      Parco
      • L’Acropoli, la Rocca e le mura etrusche
        Tappa
      • Necropoli di San Cerbone
        Tappa
  • Vetulonia
    Località
    • The “Isidoro Falchi” Civic Archaeological Museum
      Museo
    • Mura dell'Arce
      Tappa
    • Costa Murata Archaeological Area
      Tappa
    • Poggiarello Renzetti-Scavi Città Archaeological Area
      Tappa
    • Via dei Sepolcri
      Tappa
    • Lippi Coast
      Tappa
  • Roselle
    Località
    • Roman amphitheatre
      Tappa
    • Lake Prile and the Diaccia Botrona
      Tappa
    • Maremma Museum of Archaeology and Art
      Museo
  • The “Vie Cave”
    Tappa

    Esplora le prossime tappe dell'itinerario