Il Museo Giovanni Fattori è una tappa imprescindibile della cultura a Livorno, e lo è anche per documentare la vita del giovane Modigliani.
Sono conservati qui infatti alcune opere che danno un contributo importante a comprendere il suo processo di maturazione artistica.
Amedeo frequenta il Liceo Classico, ma è cagionevole di salute. È proprio in uno del periodi di malattia che strappa alla madre Eugenia – sempre punto di riferimento sempre fondamentale – la promessa di poter imparare a disegnare.
Così a soli 14 anni comincia il suo tirocinio nell’atelier macchiaiolo di un allievo di Fattori, Guglielmo Micheli.
Scrive la madre Eugenia, nel 1899, nel suo diario: “Dedo… non fa più che della pittura, ma ne fa tutto il giorno e tutti i giorni con un ardore che mi incanta.. Il suo professore è molto contento di lui, io non me ne intendo ma mi sembra che per avere studiato solo tre o quattro mesi non dipinga troppo male e disegna benissimo”.
Qui ebbe modo di formarsi e incontrare l’arte, e fu notato da Giovanni Fattori in persona.