Originario della Palestina, il cedro, conosciuto in ebraico come Etrog, è un frutto antico utilizzato da sempre nella religione ebraica per festeggiare una delle maggiori solennità del calendario ebraico, la ‘Festa delle Capanne o dei Tabernacoli (Sukkoth)’. La diffusione di questo frutto è stata permessa proprio dalla tradizione ebraica, che lo ha pian piano importato in tutto il Mediterraneo.
È proprio il cedro ad essere il protagonista dei commerci della famiglia Modigliani.
In seguito al tracollo economico che volatilizza la fortuna di ambedue le famiglie (Modigliani e Garsin) contemporaneamente alla nascita del giovane Amedeo, la brillante madre dell’artista, Eugenia, prende in mano le redini familiari. Per un primo periodo, argina la situazione dando lezioni di lingue: con la sorella Laura nel 1886 apre una vera e propria scuola in cui offre lezioni di inglese e francese alla borghesia livornese.
Con i proventi di questa attività Eugenia riesce a maturare quanto necessario a intraprendere nuovamente i commerci: e l’attività prescelta sarà proprio il commercio delle scorze di cedro.
Livorno in quegli anni produce circa il 75% dei cedri canditi esportati dall’Italia, destinazione soprattutto gli Stati Uniti. Le scorze di cedro, e poi di limoni e aranci, provengono dal meridione, ma anche dall’estero, da Grecia, Corsica e Turchia.
Sono proprio le carte documentali relative a questa nuova coraggiosa impresa a rimanere negli archivi della Camera di Commercio, datate 1891.